Affinché il cliente sia tempestivamente soddisfatto per i danni subiti a seguito di un sinistro stradale, sono fondamentali le dichiarazioni testimoniali.
Si tratta di un resoconto dell’accadimento effettuato da parte di un testimone, allo scopo di aiutare a definire le dinamiche dell’evento, compilando il modulo prestampato della compagnia assicurativa ovvero in forma libera, purché siano fatte rilevare le generalità del testimone, la data ed il luogo in cui il sinistro è avvenuto e la dinamica.
Il testimone può essere un amico, un parente, un conoscente o anche uno sconosciuto, purché presente sul posto al momento dell’accaduto, che ha assistito al sinistro e che può, dunque, testimoniare, consentendo di raccogliere quanti più dati possibili per agevolare la ricostruzione dell’evento, soprattutto laddove le circostanze non sono chiare. In alcuni casi non è facile risalire alle effettive responsabilità delle parti in causa, mentre le prove testimoniali possono semplificare l’individuazione delle colpe di un sinistro.
La testimonianza viene rilasciata sotto giuramento e autodichiarazione, assumendosi la responsabilità giuridica rispetto a quanto affermato nel documento. In caso di falsa testimonianza si è passibili di conseguenze penali, perciò è importante realizzare sempre una dichiarazione veritiera degli accadimenti ai quali si è realmente assistito.
Si tratta a tutti gli effetti di uno strumento probatorio, una prova che può essere utilizzata dal liquidatore di sinistri per capire le dinamiche dell’incidente, oppure può essere presentata in tribunale in caso di contenzioso.
La testimonianza deve essere fornita volontariamente dal testimone, infatti non è possibile costringere una persona a rilasciare una dichiarazione in maniera forzata o sotto pressione psicologica. La testimonianza può anche essere giudicata nulla qualora dovessero essere riscontrate delle irregolarità, come la testimonianza sotto coercizione o informazioni false all’interno di una dichiarazione spontanea.